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Piante officinali
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Mentha aquatica

Mentha aquatica L

Sinonimi:
Mentha hirsuta (Huds.), Mentha acuta Strail, Mentha affinis Boreau, Mentha benearnensis Gandoger, Mentha braunii Oborny, Mentha capitata Opiz, Mentha cetica H. Braun, Mentha crenatodentata Strali, Mentha denticulata Strail, Mentha dichrocalyx Gandoger, Mentha dubia Chaix ex Vill., Mentha grandidentata Strail, Mentha litoralis (Hartman) Neuman, Mentha lloydii Boreau, Mentha riparia Schreber in Scheigger & Koerte, Mentha schleicheri Opiz, Mentha umbrosa Opiz, Mentha weiniana Opiz ex Déséglise,
Famiglia: Lamiaceae (Labiatae)
Nome volgare: Menta d’acqua, Mentastro, Menta bianca, Mentone.

Etimologia: Il nome del genere è quello greco, quello specifico deriva dal suo habitat.
Una leggenda greca narra che Proserpina regina dell’ Ade, sorprese il marito Plutone in amorosi colloqui con una giovane fanciulla di nome Menthes della quale il dio degli inferi si era perdutamente innamorato. Infuriata dall’ira Proserpina per vendicarsi trasformò la bella giovane in una pianta, la Menta che da allora è simbolo del freddo del timore e dell’ardore dell’amore.

Morfologia:
Pianta erbacea perenne con rizoma legnoso che emette stoloni epigei striscianti
Il fusto ascendente, alto fino a 80 cm, è ramificato, ha sezione quadrangolare, ha un colore rossastro ed è cosparso di peli.
Le foglie sono opposte a due a due, decussate, con un breve picciolo visibilmente solcato nella parte superiore, hanno la superficie ovale oblunga con apice acuto o ovale-tondeggiante con apice ottuso, il margine dentato, e la superficie è glabra superiormente mentre è tormentosa nella pagina inferiore.
I fiori profumati, ermafroditi, rosa o violacei sono raccolti in infiorescenze ovoidi simili a capolini all’apice del fusto e in apparenti verticilli all’ascella delle foglie superiori. Il calice verde rossastro, è peloso, ha forma tubolare e termina con 5 denti triangolari acuti. La corolla pure tubolare di colore rosa o violacea , pelosa all’interno ha 4 lobi di cui uno più grande degli altri e a volte bilobato. L’ovario supero è formato da 4 carpelli con in mezzo lo stilo e 4 stami che sporgono lungamente dal tubo della corolla sorpassandola.
Il frutto è formato da 4 acheni ovali a superficie verrucosa.

Distribuzione – Habitat – Fioritura:
Pianta delle zone paleotemperate, in Italia è comune in tutte le regioni, cresce dal mare alla montagna (1200 m) nei luoghi ombrosi e umidi, sulle sponde dei laghetti, dei corsi d’acqua, dei fossi, ed anche nelle paludi, nei prati e nei boschi umidi. Fiorisce da Giugno a Ottobre.

Proprietà ed usi:
Grazie ai suoi principi attivi quali olio essenziale (composto da mentolo, cineolo, mentofurano e terpeni) resine, tannini e principi amari è pianta antispasmodica, carminativa, diaforetica, refrigerante, vasodilatatrice, antisettica, astringente, colagogo, stimolante, stomachica, calmante il dolore, emetica, tonica.

Uso farmaceutico:
Viene utilizzata come correttivo del sapore di alcuni farmaci e nelle polveri aspersorie.

Uso erboristico :
per uso interno come infuso (tisana) o tintura (alcolica o vinosa) per favorire la digestione e bloccare le fermentazioni intestinali, stimolare le secrezioni biliari, eliminare la nausea e sedare vomito, singhiozzo e gli spasmi in genere. Ma attenzione le preparazioni bevibili se usate a lungo ed in quantità eccessiva possono dar luogo a fenomeni ipnotici e di intolleranza gastrica.
Per uso esterno in infuso per pruriti, infiammazioni delle vie aeree e della cute e per l’alito cattivo con sciacqui, gargarismi o inalazioni. Per alleviare dolori reumatici o nevralgici in tintura frizionando le parti dolenti.

Uso cosmetico:
Le proprietà tonico-astringenti e rinfrescanti di questa pianta hanno indotto le industrie cosmetiche ad usarla nella preparazione di dentifrici e collutori, di creme decongestionanti, di lozioni dermopurificanti, di saponi e bagno-schiuma, e di acque distillate rinfrescanti e decongestionanti.

Uso alimentare:
Le foglie e i fiori freschi vengono usati nella preparazione di insalate miste, salse e marinate per carni e pesce, giardiniere di legumi e fagioli, per insaporire macedonie, gelatine, confetture, pasticceria, bevande analcoliche, sciroppi, succhi, grappe, liquori, amari, e la preparazione di caramelle e gomme da masticare.

Curiosità
La menta è ancora da molti ritenuta un potente rimedio atto a combattere gli spiriti maligni ed ancora i moderni Maghi, la bruciano per consacrate talismani destinati a proteggere da innumerevoli malattie e ad allontanare influenze negative.

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Mentha suaveolens Ehrh.

=(Mentha rotundifolia Auct. p. max. p. non Hudson, Mentha macrostachya Ten, Mentha oblongifolia (Strail) Strail, Mentha ramondiana Gandoger, Mentha vasconica Gandoger)
Nome volgare: Menta a foglie rotonde

Forma Biologica:
H scap (Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allugato, spesso privo di foglie.)

Descrizione: Pianta erbacea perenne alta fino a 1 mm, con forte odore acre e poco piacevole, fusto eretto o ascendente, quadrangolare e con pelosità variabile.
Foglie larghe 2-4 cm, grigio verdi, vellutate e rugose, sessili, opposte a forma ovale, arrotondate all’apice, con margine dentato o crenato-dentato, corrugate e tomentose sulla pagina inferiore per peli semplici e ramosi.
I fiori ermafroditi e profumati, con calice bianco o rosa, sono raccolti in verticillastri ravvicinati di spighe apicali cilindriche – fusiformi, appuntite all’apice. Calice persistente, gamosepalo, conico, grigio tomentoso, con 5 denti triangolari allungati.
Il frutto è uno schizocarpo formato da 4 acheni monospermi

Antesi: da Maggio a Ottobre

Tipo corologico: Euri-Medit. (Specie con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est, area della vite).

Distribuzione in Italia: comune nel territorio peninsulare ed insulare, rara nell’Italia Settentrionale

Habitat: incolti, prati umidi, sentieri, fossi, fino a 600 m. (1.500 nel meridione)

Note di sistematica:
Oltre alla stirpe più comune qui rappresentata Mentha suaveolens Ehrh.subsp suaveolens con foglie sessili ed apice del lembo arrotondato, è presente in Sicilia, Sardegna, Corsica e isole vicine la Mentha suaveolens Ehrh. subsp. insularis (Req.) Greuter che ha foglie con un breve picciuolo, apice più acuto e lamina sottile.
E’ pianta che si ibrida facilmente con altre specie tra cui
Mentha longifolia L. Hudson generando la Mentha x niliaca Juss e con
Mentha spicata L. generando la Mentha x villosa Hudson

Etimologia: Il nome del genere è quello greco e deriva da Minthê, che è il nome di una ninfa che amata da Ade fu trasformata in pianta da Proserpina moglie gelosa di Ade. Il nome della specie fa riferimento al suo profumo.

Principi attivi ed utilizzi: Pianta antisettica, febbrifuga, antifermentativa, digestiva, analgesica, carminativa.
Grazie al suo principio attivo, il mentolo si dimostra attiva contro le infiammazioni del cavo orale , utile nella digestione e calmante della tosse.
Conosciuta fin dall’antichità, in Cina veniva usata per le sue proprietà calmanti ed antispasmodiche, Ippocrate la considerava afrodisiaca e Plinio analgesica,
Veniva inoltre usata nella medicina popolare per prevenire la cataratta, per conciliare il sonno, per calmare i dolori di coliche renali o biliari, per combattere l’alitosi ed infine per risvegliare il desiderio sessuale.
Oltre che in farmacia viene tuttora utilizzata nella produzione di cosmetici, liquori e dolciumi.